sabato 13 febbraio 2016

L’uomo che voleva nutrire il mondo: i primi 150 anni di Nazareno Strampelli

di Francesco Marino

Nove anni di ricerche compiute in archivi e biblioteche, ma anche in internet, condensati e raccontati in cento pagine per restituire al lettore uno Strampelli spogliato dalla retorica e calato in una dimensione che lo rende “uomo tra gli uomini”.
L’uomo che voleva nutrire il mondo” è l’ultima fatica editoriale di Sergio Salvi, studioso che dal 2007 ad oggi ha continuamente e costantemente svolto un appassionato lavoro di ricerca e divulgazione a carattere storico-scientifico sull’agronomo e genetista maceratese e che trova ora compimento nel volume che l’Accademia Georgica di Treia pubblica nell’anno del centocinquantesimo anniversario della nascita del precursore della “Rivoluzione Verde”.

Taglio divulgativo e semiromanzato per un libro in formato tascabile e di agile lettura, ancora una volta pensato per la diffusione gratuita e che sarà distribuito nell’ambito di presentazioni al pubblico e convegni interamente o parzialmente dedicati a Nazareno Strampelli nel corso del 2016.
L’opera - pubblicata con il contributo della Regione Marche - si compone di cinque capitoli, attraverso i quali il lettore compie un viaggio che dagli esordi camerinesi di Strampelli conduce all’affermazione della sua attività di breeder a Rieti e Roma per poi ramificarsi, attraverso il destino che ebbero le sue varietà di frumento, fino ai quattro angoli del globo e arrivando ai nostri giorni. Il volume si chiude con una breve conclusione dedicata alla “rivoluzione che verrà” in ambito agricolo e con una consistente bibliografia completa di riferimenti archivistici.
Nel ripercorrere la parabola scientifica di Strampelli, corredandola di elementi originali e a volte sorprendenti, l’Autore non disdegna di entrare nel merito di aspetti prettamente storico-biografici, alcuni dei quali decisamente spinosi, che hanno però il pregio di restituire l’immagine di un personaggio che non fu solo scienziato virtuoso ma anche uomo del suo tempo, non estraneo alle contraddizioni e alle anomalie di un’epoca caratterizzata dalla dittatura e dalle sue immancabili aberrazioni.
Strampelli viene dunque raccontato come uno scienziato geniale ma anche come un “cervello fino”, che sfrutta abilmente situazioni ed informazioni in cui egli incappa più o meno casualmente e che saranno decisive nella costruzione della sua carriera e del suo profilo scientifico. Similmente, al personaggio che la retorica del passato ha sempre descritto solo in termini positivi, fa da contraltare un uomo che a volte litiga e quasi si azzuffa per questioni squisitamente politiche, o che riceve contestazioni da autorevoli colleghi nel merito più prettamente scientifico.
Un capitolo del libro di Salvi è dedicato alla smontatura della leggenda del Nobel negato a Strampelli per motivi politici, una “bufala” giornalistica la cui nascita è ricostruita e collocata temporalmente dall’Autore e che dimostra quanto sia facile creare – magari anche in buona fede – un falso storico destinato a durare nel tempo.
Ma è l’autenticità del personaggio descritto in questo volume che si spera duri ancora più a lungo e, con essa, quella forza vitale che può fare di Strampelli un modello di riferimento e una fonte d’ispirazione per le nuove generazioni di ricercatori impegnati nel rendere possibile quella nuova “rivoluzione verde” auspicata da un mondo sempre più popolato ed affamato.


Francesco Marino
Agronomo e Zootecnico, Presidente dell'Associazione AgronomiperlaTerrA e di Copagri Toscana, organizzazione Sindacale che tutela gli interessi della aziende agricole aderenti all' UGC Cisl, UIMEC Uil e UCI.  
E' responsabile del Blog Agrarian Sciences 


1 commento:

  1. Chi fosse interessato ad organizzare delle presentazioni del libro al pubblico (nei limiti della disponibilità effettiva delle copie) può contattare l'autore scrivendo a: sergiosalvi@hotmail.com

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