domenica 17 aprile 2016

EXPO 2015 che eredità ci lascia?


 
IL TEMA DEL CONVEGNO

Il cibo di cui ci nutriamo è frutto dell'agricoltura, attività primaria per eccellenza, che si realizza per lo più all'aperto, in pieno campo, fondandosi su un meraviglioso processo biochimico, la fotosintesi, che è alimentata energeticamente dalla radiazione solare. Attorno a questo “cuore biologico” del processo produttivo agricolo si dipanano le filiere a monte del campo (produzione e commercializzazione dei macchinari e dei mezzi tecnici) e le filiere a valle (stoccaggio, agro-industria, commercio all'ingrosso ed al dettaglio).

All’agricoltura si è proposta di parlare EXPO 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” che si è posta come occasione di riflessione e confronto per trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo. Dal punto di vista dell’affluenza di pubblico l’evento è stato senza dubbio un grande successo, con 21 milioni di visitatori di cui 6,5 stranieri. E’ presto invece per dire se si sia trattato anche di un successo economico in quanto non sono ancora disponibili i bilanci finali dell’evento.
I tempi sono invece maturi per tracciare un primo bilancio sull’eredità culturale dell’evento universale di Milano e per domandarsi quali frutti tale eredità potrà dare nei prossimi anni nel settore agricolo globale.
A tale scopo a distanza di un anno dall'inizio dell’EXPO di Milano e a sei mesi dalla sua chiusura, l' Istituto Tecnico Agrario Statale- Corso Serale - di Firenze e gli Istituti d' Istruzione Superiore  Giotto Ulivi e Chino Chini di Borgo San Lorenzo - Firenze , organizzano una manifestazione-convegno dedicata all’eredità di Expo con particolare riferimento alla produzione di cibo che a livello globale coinvolge oggi 590 milioni di aziende agricole attive nel campo delle produzioni vegetali ed animali. A tal fine è stato chiesto di esprimere il loro parere ad alcuni autorevoli esperti che affronteranno in modo critico i risultati di Expo 2015.
A contorno della manifestazione è stata altresì allestita un’esposizione ala quale sono state invitate alcune rappresentanze consolari di paesi esteri presenti a Firenze che porteranno significative testimonianze sui loro sistemi agricoli-alimentari, anche attraverso esempi di prodotti tipici.
 
Curriculum partecipanti:

Luigi Mariani
Docente di Storia dell' Agricoltura Università degli Studi di Milano-Disaa, condirettore del 
Museo Lombardo di Storia dell'Agricoltura di Sant'Angelo Lodigiano. E' stato anche Docente di Agrometeorologia e Agronomia nello stesso Ateneo e Presidente dell’Associazione Italiana di Agrometeorologia.


Tommaso Maggiore 
E' stato Ordinario di Agronomia Generale presso la Facoltà di Agraria dell' Università degli studi di Milano, Direttore del corso di Agronomia, Presidente del Corso di laurea Magistrale di Scienze della Produzione e protezione delle piante e Direttore del dipartimento di Produzione Vegetale.E' autore di centinaia di pubblicazioni a carattere scientifico.


Antonio Saltini 
Docente di Storia dell'agricoltura all'Università di Milano, giornalista, storico delle scienze agrarie. Ha diretto la rivista mensile di agricoltura Genio Rurale ed è stato vicedirettore del settimanale, sempre di argomento agricolo, Terra e vita. E' autore della Storia delle Scienze Agrarie opera in 7 volumi.  www.itempidellaterra.com (qui).

 
Alberto Guidorzi
Agronomo. Diplomato all' Istituto Tecnico Agrario di Remedello (BS) e laureto in Scienze Agrarie presso UCSC Piacenza. Ha lavorato per tre anni presso la nota azienda sementiera francese Florimond Desprez come aiuto miglioratore genetico di specie agrarie interessanti l'Italia. Successivamente ne è diventato il rappresentante esclusivo per Italia ; incarico che ha svolto per 40 anni accumulando così conoscenze sia dell'agricoltura francese che italiana.

Francesco Marino 
Agronomo e Zootecnico, Presidente dell'Associazione AgronomiperlaTerrA e di Copagri Toscana, organizzazione Sindacale che tutela gli interessi della aziende agricole aderanti all' UGC Cisl, UIMEC Uil e UCI. E' responsabile del Blog Agrarian Sciences

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